cap. v – che cosa è la Letteratura

GLOSSEMATICA (Novecento)

Hjelmslev (fondatore della glossematica) afferma il carattere immanente della lingua. L’oggetto della lingua, per Hjelmslev, dev’essere la lingua intesa come un’unità chiusa in se stessa, una struttura sui generis.

IL ROMANTICISMO – L’arte è poesia  o non è.

Alla fine del 1700 è Novalis a dare un’impronta di rinnovamento estetico-spirituale alla letteratura. Il romanticismo fonderà le basi per le correnti successive, in primis il Simbolismo. Afferma Novalis <<in quanto conferisco al volgare un alto significato, al comune un aspetto enigmatico, al noto la dignità dell’ignoto, al finito un’apparenza infinita, io lo rendo romantico” [cioè romanzesco, avventuroso, avventura dello spirito]. Novalis esalta l’unità magica del visibile e dell’invisibile nella poesia. Per Schiller l’opera poetica è tesa a cogliere l’infinito con la coscienza del fatale scacco implicito in questo sforzo. Il romanzo narra l‘avventura trascendentale della coscienza moderna che, calata nella concretezza del mondo, si sente lacerata e separata dalla totalità. (il malessere esistenziale nasce e si esprime nel romanticismo, inaugurando la voglia di rivolta e di fuga che esploderà nei movimenti giovanili due secoli più tardi). Nell’estetica romantica, lo stile verte sull’assottigliamento struggente della parola, fino alla pura immagine sonora. Questo canone sfocerà nel decadentismo e nel simbolismo. Le forme letterarie prodotte dal romanticismo furono molte. Esso assunse caratteri diversificati, a seconda delle nazioni.

Precedente Festival L'Altra Letteratura Terza Edizione locandina Successivo Cap. VI Che cosa e' la Letteratura