IMMERGERSI: IL MARE E LA PSICOANALISI

Questo libro nasce dalle riflessioni e dalle ricerche che da anni conduco sull’incontro fra dimensioni della profondità: la profondità della mente e la profondità del mare. Da molti anni come subacqueo e come medico e psicoanalista frequento entrambi.
La vita amniotica è la prima immersione subacquea della nostra vita ed è in immersione che iniziamo a formare la nostra mente e il nostro corpo. Di questa fondamentale e universale esperienza, di cui sappiamo ancora poco, si trova traccia nella mitologia, nella simbologia, nelle religioni , nella filosofia e nella letteratura. Il lettore incontrerà nella trattazione il mare come elemento mitico, frontiera e confine mentale oltre che geografico in un’epoca in cui il Mediterraneo è tornato a essere un mare di guerre, di tombe e di esodi . I significati simbolici simbolici, religiosi, mitologici, antropologici dell’immersione, i suoi significati psichici attraverso i contributi di Freud sul sentimento oceanico , di Ferenczi sulla nostalgia dell’oceano,di Roheim sul ventre materno,Balint, sulla regressione, Hilman sulla simbologia del colore blu e quelli non psicoanalitici di Bachelard e Tomatis sull’esperienza della cosiddetta Notte uterina. Il lettore potrà conoscere il concetto di Io pelle di Anzieu e di seconda pelle di Ester Bick per comprendere da un punto di vista psicologico l’importanza della muta dei subacquei, l’ocnofilia e il filobatismo secondo Balint per comprendere meglio l’esperienza reale e fantasmatica dei subacquei in immersione e dei rischi connessi .
Infine il lettore potrà scoprire come l’immersione in profondità si presti bene come allenamento dello stato mentale di attenzione fluttuante del terapeuta oltre che come metafora dei fenomeni gruppali umani in ambito psicoterapeutico analitico.

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