Vetrina Festival: Emanuele Martignoni “Il canto dei laghi”

Il mio incauto amore

Sto seguendoil tuo richiamocome un volo di rondine –una linea di confine col cielo,una prova d’alte azzurrità celate da nubi passeggere.Ma finisco ingarbugliatonei fantasmi di risacca delle acque grigie,come se anche i laghi qui intornonon riuscissero a ordire ricami di luce –soltanto un mormorio senza tono,un ronzio di calabrone.Questi fiori che s’apronoalla brezza d’altre frontieree disperdono profumi chissà dove,non mi portano che un dolore sottile –una piega tormentata dell’anima.Sparpaglierò i miei desiderisulle ali di esili farfalle,finché giungano in scie coloratedi là del mio lagoe su per le verdi colline,dove il tuo viso di madreperlariflette l’eco d’una bellezzaarcana e antica,e le tue mani d’avorioincantano magie di primavera,e il tuo corpo slanciatosi lascia accarezzare da sfumature di tersi tramonti.Non sarò solo nel mio sogno brado –
mi condurrai in un rifugio serenotra i canneti sfiorati dalla notte,nella culla del canto del lago,o soltanto accennerai ad un sorriso –e basterà per calmare il mio incauto amore.(2018)https://ci3.googleusercontent.com/proxy/Dx4qTP_BpN8NjFpe-tMQ-0rIsgjVScLFRgyNgqu-2Cjm8-mGXLmXEqSqEffYmsA7kiqia_ySw9ZBdsAgPrjWylCmt2mkRpCy4SCxEpMKpgQOkw9mGMCz5juZ-ecdr6ZxY1rsSg0SODyGM2y_x_tLKW1HQBKk4zAFB20zpvfgUTIhhsApvqe2ww=s0-d-e1-ft#https://cdn.gelestatic.it/kataweb/ilmiolibro/output/opera-000012b598/1236855/1236855_copertina_frontcover_icon200.jpg

 

 

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