Ricordo 1 di J. L. Borges

Viviamo in un tempo che ferisce e umilia

E dal quale l’unica evasione è data

Dal sogno.

Abbiamo sognato un mondo resistente

Misterioso, visibile, ubiquo nello spazio

E fermo nel tempo.

Ma abbiamo messo nella sua architettura

Tenui ed eterni interstizi di assurdità

Per sapere che è finito.

 

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