Altri Autori: Adriana Zanese Inserra “Il Velo di Maya”

 

Il Velo di Maya
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Roswell 1947 (ballata)

La Nebulosa di Andromeda
distante duemilioni di anni luce
mandava bagliori
sulle arse colture del countryside
a Roswell.

Già si preparava il temporale.

NON CAUSAL CONNECTION

A incommensurabile distanza cronotopica
nella mia cella di monaca
io già pativo la soggezione del Tempo.

NON CAUSAL CONNECTION

Lungo linee geometriche probabilistiche
la materia dava forma a un’altra oscillazione del
Fohat

E dalla Libia Ermengarda
avviava il suo cammino
verso il compimento.

* * * *
L’ astronave ora nella stratosfera
rallentò 600 km per second
sopra New Mexico.

Tondeggiante e aurata sorvolava Roswell
silenziosa nord-nord-ovest.
L’ uomo di guardia sulla torre di controllo
ignaro
amoreggiava con Dorothy Lamour.

Improvviso si alzò il vento
inquietudine riempì la notte
saette incisero il cielo a occidente.

<<Tornado a otto chilometri>> gracidò la radio
su Bing Crosby.

Fu mentre ballavano
i due isolati sposi contadini
che il tuono li sommerse
di statiche e Mississippi.

Poi venne lo splendore
di un’altra civiltà,
Signori delle Galassie creati da
macchine di von Neumann

Autoreplicanti Sistemi manipolatori
di Spaziotempo.

La casa tremava e ronzava
nel moribondo sibilo della nave-stella
azzurrata del suo azzurro.
Il cuore degli umani martellava
dell’imminente disastro:

Pioggia nucleare di Sodoma
Hertziane trombe di Jerico
e Inabissamento di Atlantide
affiorarono dal Collettivo Inconscio.

E l’astronave ingigantiva e sobbalzava
nel cielo straniero
scivolando a deriva
verso l’ultima collina.

Per gli umani fu solo vertigine di un mondo
nel loro mondo
paurosa esplosione post-Hiroshima.

Per i tre alieni fu l’urlo terrificato
della nascita nel Tempo
nell’ inconcepibile destino umano.

I corpi rachitici
di età mahabbaratica
erano cerei e verde alga,
le loro linfe brunastre
i loro visi maschere pre-umane
chirurgicamente adattate,

d’ una specie metà animale metà vegetale
senzienti.

Uno aveva sembianze d’ infante
ed elaborato apparato cerebrale.
Una ignota corteccia sovrapposta al proencefalo
lo proclamava
intelligente-superevoluto.

Vennero da Washington
Uomini della Sicurezza
Militari dell’ AAF
odiatori di sovietici
a ispezionare il relitto.

Bastoncini di balsa cosparsi di geroglifici
carta stagnola e pergamena floreale
indistruttibili da balistico fuoco
fu quel che trovarono
per un miglio all’ intorno.

E ai piedi della collina

l’oggetto:

di grigio scintillante metallo
dieci metri di diametro
esploso sul davanti.

All’interno il suo cuore
contorto e spezzato
era una sala controllo
di fragili pareti
a ikebana,
posava su lucido pavimento convesso
-un motore gravitazionale-
funzionante e distorsore di
Tempo e Spazio.

L’ uomo complesso che vi entrò
-un agente del Cig-
vi trovò l’amor fati.
Dieci minuti gli parve una giornata
perse coscienza
vide la propria anima
in una struttura di geometria pura
guardarlo dalla numerica perfezione
del Pi greco.

Comprese che cè uno Schema
e la sua immensità gli fu insopportabile.

Fuori in tute d’argento
i tre cadaveri puzzavano zolfo e dejezione
nell’aria del deserto,
le mosche il gufo e il coyote
ne reclamavano il possesso.

I militari dell’Air Force caricavano camions
per Forth Worth

requisivano alieni.

<<La cella frigorifera è una trappola da generali>>
si disse l’uomo del Cig,
e così trafugò la salma
-l’ infante quasi umano-

per salvare da putrefazione lui
e la propria anima.

Dall’imbalsamatore  fu scandalo
Baume Ben Gay
e Hard Cavity Fluid
L’ estinto soldatino ne fu riempito.

Poi fu fuga nel deserto infestato
Spiriti e astronavi a contendergli
l’ ènfant ravì in Chevrolèt.
Poi fu Forte di Los Alamos
patologi ed elettromagnetisti esaminarono
i tre corpi e la loro macchina.

<<Il Paese deve sapere!>>
Direttori d agenzie e altri uomini del Presidente
ebbero paura.

Understatement ! ordinò Truman.

E su tutto discese la violenta verità
di un’ altra mistificazione.

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